Il martedì 11 febbraio Lazio Innova ha tenuto l’evento “DTC Lazio: dalla valorizzazione allo sviluppo. Risultati e nuove opportunità per i Beni Culturali del Lazio” presso la sede di via Marco Aurelio, con la presenza di Dario Franceschini (Ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo), Gaetano Manfredi (Ministro dell’Università e della Ricerca) e Nicola Zingaretti (Presidente Regione Lazio), tra molti altri.
Il progetto Revixit Aquinum, elaborato con Sapienza Design Research, tra i vincitori di finanziamento del bando DTC “Ricerca e Sviluppo di Tecnologie per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale”. La presentazione video del bando ha dedicato una sezione ad alcune delle tecnologie innovative già messe in pratica al sito archeologico di Aquinum.
Il progetto Revixit Aquinum mira alla valorizzazione attraverso gli strumenti ICT (Information and Communications Technology) dei beni archeologici della città romana di Aquinum, in territorio di Castrocielo, nonché il castello di “Castrum Coeli” storicamente collegato. Al fine di valorizzare i Beni coinvolti, si ipotizza che un intervento ampio di comunicazione e di spettacolarizzazione tecnologica possa aumentare esponenzialmente la reputazione del sito archeologico dell’antica Aquinum, rendendolo una delle attrazioni archeologiche più importanti del Basso Lazio. Come principio di intervento si propone la diffusione capillare di dispositivi/allestimenti che seguano i principi del Virtual/Augmented Reality, arricchendo le visualizzazioni con lo storytelling e la gamificazione, così da essere parzialmente fruibile anche sui dispositivi propri dei visitatori, per promuoverne la diffusione (e marketing) sui social media. L’intervento proposto porterà ad una fruizione più completa non solo dell’area archeologica delle Terme Centrali, ma anche dell’intero sito dell’antica Aquinum, consentendo di ammirare e di valorizzare i non pochi e spesso imponenti resti monumentali che caratterizzano il paesaggio nell’area circostante. Il visitatore, per completare il suo tour può raggiungere Colle San Magno anche a piedi, percorrendo la strada sul fianco dell’Asprano fino alla vetta, distante 6 Km, proprio come facevano gli antichi abitanti della città romana. Il progetto è scalabile, prevede cioè lo sviluppo di soluzioni tecnologiche utilizzabili trasversalmente per valorizzare tutti i beni coinvolti, tenendo in considerazione la futura replicabilità in altri luoghi di cultura della Valle del Liri, con l’auspicio di una futura estensione della rete di collaborazione.
I lavori cominceranno presto in collaborazione tra Sapienza Design Research, il LabTaf dell’Università di Salento e ARS srls.
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