“MiRA: Mixed Reality Ambientale. Un CMS per l'exhibit design museale” risulta tra i progetti finanziati per il bando DTC dedicato a progetti RSI - Ricerca Sviluppo ed Innovazione, risultando al dodicesimo posto della graduatoria che comprende un totale di 80 progetti.
Il progetto MiRA promuove un avanzato paradigma di interazione e di engagement in spazi espositivi, con la finalità di migliorare la comunicazione del patrimonio culturale. Si intende di sviluppare una piattaforma software che consenta di creare efficaci allestimenti interattive anche in assenza di esperti IT, potenziando invece le figure professionali che già collaborano con i Luoghi della Cultura. La proposta parte dall’osservazione che molti reperti museali sono “invisibili” perché non esposti, o poco comprensibili perché esposti senza contestualizzazione e senza le informazioni necessarie per essere apprezzati pienamente.
È già ampiamente documentata l’efficacia del principio di Augmented Reality, la realtà aumentata con informazioni sovrapposte, oppure Mixed Reality, l’incrocio tra oggetti reali e virtuali, tipicamente attuato con visori in stretto contatto con l’utente – sollevando problematiche con l’igiene, l’ammortamento, la gestione, nonché alcune difficoltà cognitive che limitano la user experience.
Il sistema MiRA renderà possibile l’Augmented Reality e la Mixed Reality senza alcun contatto fisico con il visitatore, potenziando gli spazi espositivi con la spiegazione interattiva e immersiva dei reperti. L’effetto olografico si ottiene attraverso schermi/proiezioni posizionati dietro i reperti, cambiando la prospettiva della visualizzazione secondo la posizione del visitatore, che viene precisamente tracciata grazie a sensori di distanza a infrarossi (depth cam). Il principio tecnologico è stato già sperimentato e dimostrato in ambiente rilevante (TRL 6) con un finanziamento precedente. Il progetto presente porterà avanti la tecnologia verso una fruibilità più efficace, per i visitatori e per i Luoghi della Cultura, stakeholder cruciali con esigenze particolari.
L’obiettivo è trasformare l’esistente soluzione ad hoc in un software commerciale, replicabile in diversi contesti attraverso una piattaforma di Content Management System flessibile, aperta, utilizzabile anche senza esperti IT. I professionisti del settore museale come curatori, archivisti, archeologi, allestitori ecc. potranno calibrare i componenti hardware e configurare la visualizzazione di informazioni, ambientazioni o parti mancanti dei reperti esposti. Si stabilirà inoltre un ricco abaco di esperienze interattive pre-programmate ma rapidamente personalizzabili con gli adeguati contenuti culturali, narrativi e grafici – in modo paragonabile ai template e plugin per i web CMS come Wordpress.
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